Cosa significa sistema di costruzione “a secco”? Vediamo nel dettaglio non soltanto questa tecnica ma anche l’incredibile ventaglio di vantaggi che ne derivano.
Come funziona il sistema di costruzione “a secco”
Il sistema di costruzione a “secco” consiste nell’usare prodotti che, durante le fasi di posa in cantiere, non necessitano di essere mischiati con acqua potabile o – comunque – in percentuale estremamente ridotta. Da qui il termine “a secco”. Ciò determina tre vantaggi rilevanti:
– minimizza i consumi di acqua ed il conseguente riversamento degli scarti della rete fognaria
– implica una sensibile riduzione dei tempi di attesa di asciugatura dei manufatti, consentendo l’esecuzione delle finiture successive senza attendere i lunghi tempi di maturazione ma anche la salubrità degli ambienti a costruzione avvenuta, dove si vive con tutti gli elementi costruttivi praticamente asciutti.
– L’efficienza delle prestazioni termo-acustiche, rispetto ai sistemi tradizionali.
Cosa si può realizzare con questa tecnica?
Con la tecnologia a secco posso essere realizzati tutti i manufatti, ad eccezione dello scheletro portante dove il calcestruzzo armato svolge un ruolo ancora predominante, sia sotto il fronte dei costi che per le prestazioni. Nell’ultimo decennio molte imprese fanno leva sul motto “Creiamo bioedilizia” ed anche sullo scheletro portante si ravvisa un ritorno al legno o al ferro.
Il cartongesso: tutto da scoprire
Qual è il materiale principe della tecnologia a secco? Il cartongesso, del quale si parla spesso senza criteri approfonditi. In Italia ci sono
voluti più anni, rispetto ad altri paesi, affinchè questo prodotto trovasse impiego in abitazioni, uffici ed attività commerciali. Il cartongesso ha infatti subito il pregiudizio (errato) derivante dal suo nome, che evoca il
cartone, materiale poco consistente…
CARICO: Sgombriamo subito il campo dagli equivoci: in realtà una parete di cartongesso porta più carico di un normale divisorio con i mattoni forati ed intonacato ( si può arrivare fino a oltre 150 kg di carico ad estrazione per tassello).
ACUSTICA: altro vantaggio indiscusso è sotto il fronte dell’isolamento acustico. Il cartonegesso presenta infatti un maggior potere fonoisolante: se consideriamo che un muro divisorio dello spessore di 110 mm, costituito da mattone forato, è in grado di assorbire fino a 39 decibel, un divisorio di circa lo stesso spessore, costituito da due lastre di cartongesso, separate da materiale isolante, garantisce un assorbimento acustico fino a 64 decibel.
La differenza può sembrare minima, ma seguendo gli esperimenti empirici di laboratorio è notevole. L’isolamento acustico è una problematica sempre più importante nelle nuove costruzioni: isolare con i sistemi a secco significa non sentire più la voce o la televisione del vicino, garantendo un ambiente domestico sereno e privo di disturbi esterni.
VALORI TERMICI: la trasmittanza termica è un valore inversamente proporzionale: più è basso, più è alto il risparmio energetico. Anche in questo caso i divisori in cartongesso garantiscono prestazioni migliori rispetto ai normali divisori.
ECONOMIA CIRCOLARE: i materiali impiegati nella costruzione a secco sono costituiti con percentuale di riciclo che va dal 70% al 100%. Sono prodotti in origine dalla fabbrica con ottimizzazione dei consumi di acqua, corrente, gas e minimizzano i consumi nella fase di posa. Sono versatili, in quanto in base alle esigenze si può decidere la stratigrafia da impiegare (quante lastre, il tipo di lastre, il tipo di isolante ecc….).
Non solo nuove costruzioni, i cartongessi rappresentano inoltre un soluzione agile e veloce per ristrutturazioni efficaci, come il rinnovamento degli impianti o l’isolamento del proprio appartamento.